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Il diritto di famiglia in senso oggettivo è quel settore del diritto privato che disciplina i rapporti familiari nella loro accezione più ampia, trattando questioni attinenti ai rapporti di coniugio, di filiazione, di adozione e ancora di parentela e affinità.
Questa particolare branca del diritto, che riguarda la famiglia in senso stretto, intesa come nucleo familiare, composto dai coniugi e dai loro figli, stabilisce quali sono i reciproci diritti e doveri tra i membri della famiglia e disciplina compiutamente i rapporti familiari nel momento patologico (ed eventuale) della separazione e del divorzio.
In questa fase di grande conflittualità, ove ciascun coniuge, almeno nella maggior parte dei casi, non riesce a mantenersi lucido e sereno, si inserisce il lavoro dell'avvocato, che ha il compito di illustrare chiaramente al cliente, in procinto di separarsi, quali diritti e doveri egli abbia nei confronti dell'altro coniuge e dei figli, e di assisterlo sia nella fase pre-giudiziale che in quella giudiziale vera e propria. La crisi della coppia non sempre sfocia in una separazione giudiziale, che è quella più lunga e tormentata, in quanto è possibile per i coniugi, con l'aiuto e l'assistenza tecnica di un legale, concordare direttamente le condizioni della separazione consensuale, dall'affidamento dei figli all'assegno per il mantenimento (del coniuge e dei figli); in questo modo, i coniugi evitano le lungaggini di un giudizio lungo e stressante e arrivano in tempi brevi alla separazione.
Questo il compito che spetta all’avvocato familiarista, questo il compito che si è assunto l’avv. Persichini nell’affrontare la complessa e delicata materia del diritto di famiglia con quanto ne consegue; il legale DEVE essere di aiuto e supporto al coniuge che si trova, il più delle volte, impreparato ad affrontare una situazione che – data la presenza spesso di figli minori – non è facile da superare senza l’ausilio di qualcuno che dall’ esterno sappia consigliare il meglio per il suo cliente e per i suoi figli; l’avvocato di famiglia non usa il codice usa il cuore, egli deve far si che, la già tormentata situazione in cui viene a trovarsi, dalla sera alla mattina l’intera famiglia, non sia ulteriormente aggravata da sterili quanto inutili schermaglie processuali, che non solo nulla portano alla causa, anzi, ne peggiorano solo le conclusioni, con danni per tutti, figli minori compresi.
Dopo la separazione i coniugi possono chiedere il divorzio e, ricorrendone le condizioni, l'annullamento del matrimonio davanti alla giurisdizione ecclesiastica (Sacra Rota).
Lo studio cui appartiene l’avv. Persichini, tra i collaboratori con cui si onora di lavorare, annovera anche l’Avv. Emanuele Di Biagio, procuratore presso i Tribunali Ecclesiastici e la Sacra Rota.
Ma il diritto di famiglia si occupa anche della tutela dei minori in generale, compresi anche i figli naturali, ossia i figli nati da genitori non coniugati; quando all'interno della famiglia, sia essa legittima o di fatto sorgono determinate problematiche, che possono portare ad esempio alla necessità o opportunità di imporre limitazioni o restrizioni alla potestà di uno o di entrambi i genitori, interviene un organo giurisdizionale particolare, il Tribunale dei Minori, competente peraltro anche per la materia delle adozioni.
La materia del diritto di famiglia ha subito nel corso degli anni alcune rilevanti modifiche con il D.L. 14/03/2005 n. 35, convertito con modifiche dalla L. 14/05/2005 n. 80, che ha riformato il processo di separazione e divorzio, riformulando completamente alcuni articoli del codice di procedura civile in materia di separazione e l'art. 4 della legge sul divorzio.
Successivamente, con la L. 08/02/2006 n. 54 sono state aggiunte alcune norme nel codice civile in materia di affido condiviso (prima si parlava di affidamento congiunto), e mantenimento dei figli e sono state introdotte alcune modifiche ad alcuni articoli del codice di procedura civile.
Per quanto concerne poi l'affidamento ed il mantenimento dei figli naturali, ovvero i figli nati da genitori non coniugati, la Corte di Cassazione ha introdotto nel 2007 una significativa innovazione prevedendo un unico giudice per tutte.
E oggi siamo oggi in attesa di una radicale riforma di tutto il diritto di famiglia.
Dall'intreccio dei rapporti e relazioni familiari scaturiscono diritti ed obblighi reciproci tra i componenti della famiglia: ad esempio, quando si parla di famiglia in senso ampio, comprensiva quindi dei parenti ed affini, essa assume rilievo, oltre che per questioni riguardanti l'eredità, per il diritto e il reciproco dovere di assistenza che grava sui suoi membri, allorché una persona versa in stato di bisogno, ossia quando, per i motivi più disparati, non è in grado di provvedere al proprio mantenimento; in tal caso ha diritto a chiedere gli alimenti ai membri della sua famiglia.